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Professione magazziniere: cambiamento negli ultimi tempi

Con l’esplosione dilagante degli e-commerce, la professione del magazziniere ha subito un forte cambiamento negli ultimi tempi.

Una figura professionale che si è affinata sempre più; e che implica, oggigiorno, competenze particolari e specialistiche.

Ma in cosa consiste davvero questo cambiamento?

E perché porta qualche difficoltà alle aziende nella ricerca di questa figura?

Vediamolo insieme in questo articolo.

Cambiamento professione magazziniere negli ultimi tempi: cosa fa questa figura?

Se pensiamo a un magazziniere, il luogo di lavoro che ci viene in mente è un grande spazio stantio e polveroso, stipato di scatoloni, scaffalature e diverse persone che si muovono in un continuo andirivieni.

In effetti, il principale compito del magazziniere è assicurare ordine e gestione delle aree dedicate allo stoccaggio e al ritiro delle merci.

Questo si traduce, sostanzialmente, in tre attività principali:

  • Ricezione;

  • stoccaggio;

  • spedizione merci.

Detta così sembra una cosa semplicissima; ma siamo sicuri che tutto si esaurisca a questo?

Il lavoro del magazziniere comporta molte responsabilità

È opinione comune che per diventare magazzinieri non serva poi una grande formazione; in effetti, per svolgerlo, basta un semplice diploma di scuola superiore.

Le responsabilità di questa figura, però, sono tantissime; soprattutto a seguito del cambiamento tecnologico che c’è stato negli ultimi tempi.

Intanto, sarà utile chiarire che i tre aspetti su cui si fonda il lavoro del magazziniere -ricezione, stoccaggio e spedizione merci- si scompongono in una serie di sotto-attività che richiedono una certa attenzione e meticolosità.

Cambiamento professione magazziniere negli ultimi anni: operazioni minute

La gestione dei flussi in entrata, ad esempio, prevede non soltanto l’accoglimento dei furgoni e lo svuotamento dei container, ma anche la verifica e l’accertamento di tutta la documentazione di trasporto correlata.

È inoltre responsabilità del magazziniere assicurarsi che la merce sia integra e non abbia subito danneggiamenti.

Portate a termine le pratiche amministrative, sarà necessario occuparsi dello smistamento delle merci nelle aree adibite: questo in collaborazione con altri operatori del magazzino.

Anche per quanto riguarda la merce in uscita– e le attività di picking e packing- sarà necessario assicurarsi che tutti i documenti di trasporto siano adeguatamente compilati.

È compito del magazziniere la gestione dell’inventario e anche quella delle giacenze, nonché il controllo del ciclo di rotazione delle merci.

Le competenze base del magazziniere

Sicuramente le competenze di base richieste a un magazziniere, almeno nella loro forma essenziale, non sono cambiate, e queste possono essere tradotte in

  • capacità di lavorare autonomamente;

  • precisione e affidabilità nei compiti assegnati;

  • capacità di gestione documentale;

  • abilità comunicative e di lavoro in team;

  • resistenza fisica.

La professione del magazziniere ha subito un forte cambiamento negli ultimi tempi. In questa foto, due magazzinieri si danno il cinque in segno di intesa.

Qual è il cambiamento della figura del magazziniere negli ultimi tempi?

A queste succitate vanno però aggiunte altre competenze: rese necessarie da un mondo del lavoro sempre più complesso e competitivo.

Rispetto a prima, il mercato è globalizzato: significativamente interconnesso ai mercati esteri.

La conoscenza di almeno due lingue straniere, quindi, se state pensando di intraprendere un percorso come magazziniere, assume un certo peso e potrebbe fare la differenza in sede di colloquio.

Va detto inoltre che, diversamente da come avveniva un tempo, i flussi di merce da gestire sono molti di più.

Da questo scaturiscono due importanti conseguenze che vale la pena di approfondire.

Mezzi per caricare il materiale

Grandi quantità di merci richiedono l’utilizzo di attrezzi motorizzati con i quali il nuovo magazziniere dovrebbe avere dimestichezza.

Se è vero che alcuni mezzi come il transpallet -che sono sostanzialmente carrelli a mano- non richiedono alcun patentino; mezzi come il muletto non possono essere condotti se prima non si segue un corso.

Quando si tratta di grandi realtà aziendali, che constano di enormi magazzini, il patentino per il muletto dovrebbe rientrare fra i requisiti obbligatori per candidarsi alla posizione di magazziniere.

Maggior tecnologia

Altro importante cambiamento è quello apportato dai nuovi strumenti tecnologici.

Sistemi di automazione del magazzino e software gestionali che permettono di velocizzare e risparmiare tempo sul alcune mansioni, ottimizzando di conseguenza tutta la produzione.

Perché tale tecnologia venga gestita con professionalità, avere un magazziniere che abbia seguito un corso specifico, o che mostri almeno conoscenze informatiche di base, potrebbe essere la soluzione.

Come preparare al meglio i magazzinieri al cambiamento degli ultimi tempi?

Vista la grande epopea tecnologica che stiamo vivendo, la professione del magazziniere è in continua evoluzione.

Utile potrebbe essere, da questo punto di vista, formare continuamente il proprio personale con corsi di aggiornamento.

Per ruoli di maggior responsabilità, si opta verso candidati che vantino una cerca formazione in economia aziendale o ingegneria gestionale.

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